Visita alla Corigliano nascosta


a spasso per le vie del centro storico di Corigliano

 

 

Nella mattinata del 10 maggio, le classi 3AT e 3D AFM dell’ITC L.PALMA hanno concluso l’ultima tappa del percorso didattico, svolto nel corso dell’anno in sinergia tra scuola e territorio, “la passeggiata per il centro storico di Corigliano”.

A fare da Cicerone, il prof Enzo Cumino letterato-storico, gran conoscitore delle tradizioni, usanze e costumi di questo nostro contesto che ha coniugato con maestria la storia della città e delle sue bellezze con detti, aneddoti e proverbi popolari attirando la curiosità degli alunni. Il percorso ha avuto inizio partendo dalle bellezze artistiche della Chiesa di Sant’Antonio costruita con annesso convento francescano nel XV sec., successivamente adibito a Ginnasio Garopoli ed oggi sede degli Uffici Tecnici e Cultura del Comune. Della chiesa si sono potuti ammirare la porta in bronzo dello scultore Carmine Cianci, il mausoleo di Barnaba Abenante del 1522 nella sagrestia, e due dipinti: l’Immacolata e l’Estasi di Sant’Antonio opera di Leonardo Antonio Olivieri (1689-1752). Il percorso è andato poi dipanandosi tra salite, discese e stradine per ricercare le “porte” di accesso al paese, che erano diverse. La prima, la si incontra salendo per via San Martino subito dopo la chiesa sconsacrata di San Domenico, proprio nel quartiere della Giudecca o ebraico. Attraverso una fitta rete di viuzze e vicoli si giunge alla Porta dei Brandiunica testimonianza che ad oggi rimane delle mura di cinta che circondavano la città in epoca medievale. Più in là una terza porta di cui non restano tracce, e poco distante salendo ancora più in alto, una terrazza posta di rimpetto al palazzo Castriota, da cui si può ammirare un panorama mozzafiato: tutta la Piana fino ad arrivare al mare. Da quassù scorgiamo le antiche concerie, la vecchia fabbrica della liquirizia, il Coriglianeto, i mulini e la chiesa del Carmine. Che spettacolo! E noi, dopo esserci scattati selfie e tante foto ricordo, proseguiamo la passeggiata per la chiesa di Santa Chiara o delle Monachelle (XVIII sec.) chiusa purtroppo al culto per l’avanzato stato di degrado in cui versa l’intero complesso. Puntiamo così verso il Castello passando per piazza Valente. Arrivati alla Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli detta Riforma (XVII sec.) con lo sguardo rivolto da una parte alla casa di Luigi Palma di cui il prof. Cumino ne illustra la vita e la grandezza e dall’altra al Castello Ducale, simbolo della nobiltà di questa nostra città, si conclude la visita didattica e con essa il progetto che l’ITC ha elaborato sotto la direzione e l’attenta supervisione della Dirigente Cinzia D’Amico.

Si ringraziano i docenti Celestino Giampiero, Bua Caterina, D’Ippolito Valentina, Sica Maria Giovanna,Taranto Rosa,Todisco Ilaria,Tramomte Gabriella, Procopio Giovanna in quanto grazie al lavoro in team hanno saputo collegare sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica.