Contro il silenzio: l’IIS Palma Green Falcone Borsellino ricorda le vittime di femminicidio
Una comunità scolastica che riflette, crea, ascolta e sceglie di non voltarsi dall’altra parte.
Il 28 novembre, presso la sede Falcone Borsellino dell’IIS L. Palma ITI ITG Green Falcone Borsellino di Corigliano Rossano, si è svolta una giornata intensa e significativa dedicata al tema della violenza contro le donne, con particolare attenzione al femminicidio.
Un’iniziativa che ha voluto ricordare senza retorica e con profonda partecipazione tutte le vittime di violenza di genere, trasformando gli spazi della scuola in un luogo di memoria, consapevolezza e responsabilità collettiva.
«La scuola – ha ribadito il Dirigente Scolastico dott.ssa Cinzia D’Amico – non è solo trasmissione di conoscenze, ma spazio vivo che forma al rispetto, alla dignità e ai diritti. Dare nome, volto e voce a chi non può più parlare significa scegliere di non voltarsi altrove, di non tacere».
La mattinata si è aperta nell’atrio, dove studenti e studentesse hanno presentato i lavori realizzati nelle settimane precedenti. Qui è stato allestito un suggestivo angolo della memoria, il cui fulcro era una panchina simbolica costruita con sedie ricoperte da un telo bianco, sulla quale erano stati appoggiati indumenti rossi: un’immagine potente, immediata, capace di raccontare senza parole l’assenza e la violenza subita. Accanto, la realizzazione di un cuore rosso, un paio di scarpette e un cartellone con i nomi delle vittime calabresi di femminicidio, affiancati da una sedia vuota, simbolo del silenzio e del vuoto che ogni vita spezzata lascia dietro di sé. A seguire, l’incontro si è spostato in Aula Magna, dove è stato presentato il progetto “Le parole sbagliate”. Cartelloni, slogan e riflessioni per mettere in luce il linguaggio della sopraffazione quotidiana, spesso normalizzato, che contribuisce a costruire l’idea distorta del ruolo femminile e della relazione uomo–donna.
Sono state lette poesie e proposti due video realizzati dagli studenti, tra cui uno particolarmente intenso contenente un dialogo scritto da tre alunni della classe 2 CAT: un confronto critico sulle radici culturali del patriarcato e sulla visione ancora stereotipata della figura femminile. All’attività hanno preso parte tutte le classi dell’indirizzo CAT, insieme alla 1A GeC e 1B GeC, coinvolte attivamente in un percorso di riflessione, parola e ascolto.
La seconda parte della mattinata ha visto la partecipazione dell’associazione MondiVersi, rappresentata dalla psicologa dott.ssa Valentina Palma e dall’assistente sociale Barbara Lavorato, che hanno dialogato con gli studenti sul riconoscimento dei segnali di violenza, sulla prevenzione e sulla necessità di superare stereotipi e silenzi. Un momento di confronto diretto, prezioso, che ha permesso ai ragazzi di porre domande, condividere pensieri, interrogarsi sul proprio ruolo nella società.
L’iniziativa, curata dalle docenti referenti prof.sse Carmela Servidio, Dina Noia, Maria Tania Toscano e Anna Aggazio, ha rappresentato non solo un momento commemorativo, ma anche un invito a riflettere e agire. Perché educare al rispetto non è un atto isolato, ma un impegno quotidiano.
Il referente per la comunicazione
prof.ssa R. Molinari





